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Perché i crunch non sono il miglior modo di allenare gli addominali

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Tempo di lettura: 4 minuti

Il crunch è l’esercizio più noto per gli addominali, ma fa bene oppure no?

Siamo ormai in primavera inoltrata e la stagione estiva è alle porte.
Molte persone ambiscono ad avere una pancia piatta e magari vogliono anche scolpire la propria “tartaruga” con qualche esercizio mirato.

In linea generale, non tutti i professionisti si trovano d’accordo sul fatto che il crunch sia una pratica benefica per la salute del nostro corpo.

Vediamo insieme, qui di seguito, i motivi di questa convinzione.

Crunch: tutto quello che devi sapere su questo esercizio per gli addominali

Avere degli addominali tonici è un obiettivo non così semplice da raggiungere. Tra gli esercizi più conosciuti per allenare il core ci sono sicuramente i plank e i crunch.
Questi ultimi però, non rappresentano la pratica più adatta per tonificare la pancia e soprattutto c’è il rischio che rechino dolore alla schiena.

Ovviamente, nessuna possibile ripercussione sulla zona lombare è ammessa in presenza di una tecnica perfetta eseguita seguendo questi passaggi:

  • stenditi in posizione supina
  • appoggia i piedi al pavimento e divarica le gambe all’altezza dei fianchi
  • solleva il busto verso l’alto staccando la parte alta della schiena dal pavimento e mantenendo la parte bassa ben adesa alla superficie d’appoggio
  • per quanto riguarda le braccia, puoi posizionarle lungo il dorso, attraverso il petto oppure accanto alla testa con dita delle mani a sfiorare le tempie
  • quando sollevi il busto devi sentire la contrazione dei muscoli addominali, mentre nella fase di discesa devi percepire la loro distensione

Tuttavia, proprio come tutti gli esercizi fisici, se viene svolto nella maniera scorretta anche il crunch comporta alcuni rischi per il corpo.
Inoltre, effettuarne un numero troppo alto potrebbe essere molto pericoloso.

Tutto Quello da Sapere sul Crunch

Quali sono i rischi del crunch?

Il crunch coinvolge solamente una piccola parte dei muscoli del core. Ciò, attraverso l’isolamento e il sollevamento del retto addominale, permette all’esercizio di portare risultati visibili e abbastanza immediati.
In compenso, però, i crunch non allenano le altre fasce muscolari dell’addome indispensabili per la forza e la funzionalità di questo distretto.

Non solo: proprio l’azione di isolamento rende i muscoli addominali doloranti e particolarmente affaticati una volta terminato l’esercizio.
Tale affaticamento non è una cosa negativa di per sé, ma la fatica potrebbe inconsciamente portare ad attivare altre fasce muscolari con movimenti sbagliati, aumentando così il rischio di infortunio.

Inoltre, se eseguiti in maniera scorretta, i crunch aumentano notevolmente il rischio di lesione.
In particolare, la spinta della colonna vertebrale contro il pavimento effettuata durante l’esecuzione dell’esercizio potrebbe causarle stress e portare del dolore nella zona lombare della schiena.

Un’altra parte del corpo che è a rischio durante la pratica del crunch è il collo.
Difatti, dopo aver effettuato alcune serie di esercizi, c’è la possibilità che si inizi ad alzare testa per completare la pratica, sforzando i muscoli della cervicale.

Il crunch rappresenta un rischio per la postura

    Diversi allenatori tendono ad evitare di proporre pratiche in cui avviene una flessione spinale come i crunch. Questo perché sostengono che siano una tipologia di esercizio dannosa capace di causare problemi di postura.

    Anatomicamente, i muscoli dell’addome creano una cintura muscolare che si unisce ai dorsali retrostanti. Nel momento in cui questi vengono contratti, la regione lombare viene sollecitata perché è portata in avanti e schiacciata.
    Dunque, quando si effettuano esercizi finalizzati al potenziamento degli addominali, è bene allungare contemporaneamente la zona lombare in modo tale da evitare la compressione dei dischi e ridurre la possibilità di sciatalgia e lombalgia.

    In linea generale, bisogna sempre fare attenzione alla qualità degli esercizi, quindi al modo in cui vengono effettuati, ma anche il grado di intensità con cui li si svolge.
    Proprio per questo, è indispensabile allenarsi con dei professionisti in grado di controllare l’esecuzione tecnica del movimento e, all’occorrenza, intervenire su dolori e affaticamenti.

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