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Carboidrati a cena: si può?

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Tempo di lettura: 4 minuti

Spesso si pensa che il consumo di carboidrati a cena faccia ingrassare e sia nocivo per il nostro organismo, ma quanto c’è di vero in questa affermazione?
La realtà è che non ha tanto importanza il momento della giornata in cui si mangiano i carboidrati, ma in quale quantità vengono assunti.

Scopriamo insieme, nei prossimi paragrafi, tutte le verità a riguardo per un regime alimentare più consapevole.

Consumo di carboidrati a cena: tutto quello che devi sapere

La convinzione che il consumo dei carboidrati a cena sia dannoso per la nostra salute è molto diffusa. Proprio per questo, molte persone scelgono addirittura di eliminarli totalmente dalla propria dieta.

Va ricordato che i carboidrati fanno parte della categoria dei cosiddetti macronutrienti essenziali, proprio come le proteine (che i prodotti proteici Perform ti aiutano ad introdurre nelle giuste quantità) e i grassi.
Da ciò ne deriva il fatto che non è possibile escluderli se si vuole adottare un’alimentazione sana ed equilibrata.
Queste sostanze rappresentano la principale fonte di energia per il nostro organismo. Infatti, ci forniscono il glucosio necessario a svolgere funzioni vitali.

Consumo di carboidrati a cena

Che cosa sono i carboidrati e dove si trovano

I carboidrati, definiti anche glucidi, sono delle sostanze composte da carbonio e acqua. Questi elementi hanno un ruolo indispensabile nell’alimentazione poiché, come accennato in precedenza, rappresentano la principale fonte di energia per il corpo.

Andando più nello specifico, possono essere classificati in:

  • monosaccaridi: contengono o glucosio o fruttosio o galattosio
  • disaccaridi: nascono dall’unione di due monosaccaridi, per esempio il saccarosio è formato dal glucosio + fruttosio
  • oligosaccaridi: possono contenere da due fino a dieci molecole di monosaccaridi
  • polisaccaridi: catene molto lunghe e con legami diversi tra gli atomi di monosaccaridi

Nel mondo si possono trovare centinaia di monosaccaridi che si distinguono in relazione al numero di atomi di carbonio che si trovano nella catena.
Inoltre, i carboidrati sono sostanze nutritive che si trovano in diverse forme. Ad esempio:

  • zuccheri
  • fibre
  • amidi

Il nostro apparato digerente si comporta ugualmente con tutti questi tipi. In particolare, tenta di spezzare le molecole di glucosio in modo da farle entrare in circolo affinché possano essere utilizzate come fonte di energia.
C’è un ulteriore divisione dei carboidrati in:

  • semplici: quindi gli zuccheri, tra cui fruttosio, destrosio, glucosio, saccarosio
  • complessi: elementi costituiti di almeno tre molecole di glucosio

L’indice glicemico indica la rapidità con la quale gli alimenti che contengono carboidrati fanno aumentare la concentrazione di glucosio nel sangue. Gli alimenti ricchi in zuccheri semplici generalmente hanno un indice glicemico molto più alto di quelli che contengono carboidrati complessi. L’indice glicemico dipende infatti anche dalla presenza o meno nell’alimento delle proteine, dei grassi e delle fibre. Dipende dalla varietà e dal grado di maturazione del frutto, dalla forma in cui si presenta l’alimento liquido (succo) o solido (intero con buccia) o dal suo grado di cottura (pasta al dente, pasta scotta).

Principalmente, i glucidi si trovano negli alimenti di origine vegetale, ma anche in quelli di origine animale, quindi:

  • cereali e derivati
  • legumi
  • verdure e ortaggi
  • frutta
  • yogurt e latte
  • formaggi e latticini
  • uova

Perché si pensa che i carboidrati consumati a cena siano nocivi?

    La credenza per cui i carboidrati assunti a cena siano nocivi per il nostro organismo si basa fondamentalmente su due aspetti:

    • calorico: i glucidi contengono zuccheri che, se assunti prima di andare a dormire, non hanno la possibilità di essere smaltiti e dunque possono trasformarsi in grassi
    • ormonale: assumere carboidrati la sera libera la produzione del GH (ormone della crescita) durante la notte

    Tuttavia, va sottolineato che la salute del nostro organismo non può essere considerata su fattori singoli ma va analizzata tenendo presente un insieme di elementi. Per questo motivo affermare che il consumo di carboidrati a cena sia nocivo è una frase assolutistica che non può assumere una valenza oggettiva.
    Non è la tipologia di cibo o il momento della giornata in cui vengono assunti che ne determina le conseguenze per l’organismo. Piuttosto, a incidere maggiormente sul corretto funzionamento del nostro organismo è la quantità.
    In generale, infatti, si consiglia di tenere sotto controllo la dose di glucidi che viene consumata giornalmente.

    Detto ciò, ci sono alcuni accorgimenti che possono essere utili a tutti:

    • a cena, ma anche a pranzo, è bene preferire carboidrati ricchi di fibre che diminuiscono l’assorbimento di glucosio nell’intestino mantenendo costante la glicemia. Vengono consigliati anche i legumi.
    • il consiglio è quello di abbinare ai carboidrati una piccola porzione di grassi vegetali e delle proteine in modo da ridurre l’indice glicemico.
    • per pasta, riso e cereali in generale, meglio prediligere una cottura al dente che facilita il processo digestivo e abbassa l’indice glicemico.

     

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